Il lato oscuro del calcio globale” del sociologo siciliano Pippo Russo. Calcio Pomigliano, è una società calcistica italiana con sede a Pomigliano d’Arco (NA). A pesare sulla sconfitta italiana ci si mettono anche un palo interno che Francesco Totti colpisce al 40′ su punizione e un goal annullato sempre da Poll a Marco Materazzi (che segna con un lancio da centrocampo per Inzaghi che non tocca la palla, mandando a vuoto involontariamente il portiere) per un presunto fallo di Filippo Inzaghi. Quanto alla cronaca, l’esito della gara arride agli statunitensi, che mettono in luce il talento di Landon Donovan e tengono a centrocampo grazie all’esperienza del capitano Claudio Reyna, trionfando per 2-0. In serata, il Brasile si scontra con un Belgio in crescita, che chiude tutti gli spazi, pressa e attacca in velocità e si vede annullare sullo 0-0 un gol regolare. L’Italia si riassesta e va in gol al 18′ con Christian Vieri (al quarto centro personale, nono complessivo ai Mondiali) sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Nella gara con la Turchia, il Giappone termina la sua buona avventura ai Mondiali casalinghi: ai turchi basta un solo tiro in porta in 90 minuti, realizzato da Ümit Davala, per vincere la partita e passare ai quarti.
Ad aprire sono i padroni di casa, ai quali tocca riscattare gli zero punti nel girone eliminatorio del Mondiale di Francia, partendo dal Belgio: a passare in vantaggio sono proprio gli ospiti ma i nipponici, trascinati dai propri sostenitori, riescono a reagire pareggiando subito dopo e ribaltando poi il risultato; il vantaggio sfuma però a gara inoltrata con il Belgio che chiude la partita sul 2-2. Sull’altro campo, invece, la Russia ottiene una facile vittoria per 2-0 a scapito della Tunisia. I giornali locali, nei giorni precedenti, danno per sicuro il passaggio del turno dei padroni di casa; durante la partita, i tifosi coreani esibiscono lo slogan «Again 1966!», a ricordo dell’1-0 rifilato dalla Corea del Nord agli Azzurri nel mondiale inglese di quell’anno. All’inizio del secondo tempo, sull’altro campo di giornata, l’Ecuador passa però in vantaggio contro la Croazia, e gli Azzurri, virtualmente qualificati, capitalizzano il passaggio del turno trovando il gol dell’idolo locale Alessandro Del Piero (di testa, su semi-rovesciata di Vincenzo Montella, al quale poco prima era stato annullato un goal regolare).
La partita è giocata su ritmi molto bassi da ambo le parti e lo 0-0 con proseguimento ai tempi supplementari ed eventualmente ai tiri di rigore sembra inevitabile, ma una rete allo scadere di Oliver Neuville regala il passaggio del turno ai tedeschi. L’Eire preme e, dopo un rigore fallito, va in rete al 90′ con Roy Keane, ancora su tiro dagli 11 metri, costringendo così ai tempi supplementari gli spagnoli. La gioia incontenibile viene soffocata in gola dalla clamorosa retromarcia dell’arbitro Gervasoni di Mantova, che prima convalida la rete e poi annulla per fuorigioco. All’ultima giornata, l’Italia recupera Nesta e affronta il Messico: al 14′ Filippo Inzaghi porta in vantaggio la Nazionale italiana ma il segnalinee lo vede erroneamente partire in fuorigioco e annulla; al 34′ l’attaccante messicano Jared Borgetti inventa un pregevole goal di testa, con la palla che cambia traiettoria prima di insaccarsi nell’angolino alto alla sinistra di Gianluigi Buffon. L’Italia se la cava dunque con un secondo posto dietro al Messico, felice di aver superato i gironi. Bello scontro Granqvist-Portanova (purtroppo orfani di Manfredini) opposti a De Sciglio-Mexes-Zapata-Constant (un ex che al Genoa giocava dietro le punte). Ormai senza punte né più cambi disponibili, la Spagna rimane asserragliata in difesa, affidandosi ai calci piazzati e ai tiri dalla lunga distanza, mentre gli irlandesi assediano l’area di rigore avversaria, fino al triplice fischio: si va quindi ai calci di rigore.
Con il continuo metamorfismo, questi semi di cristallo crescono mentre eventuali depositi di argilla nel calcare si trasformano in strutture silicatiche come la mica. Per la Corea del Sud si tratta di un’impresa storica: era dal 1966 che una squadra asiatica non accedeva ai quarti di finale di Coppa del mondo; anche quella volta, era stata l’Italia a essere eliminata, mentre a passare il turno era stata l’altra Corea, quella del Nord. Ottimo esempio anche la terza maglia del Bayern Monaco 23/24, color bianco sporco con dettagli bordeaux. Una Nazionale che, di fatto, ha contribuito a rendere così iconica la maglia del Brasile, rendendola stabilmente sinonimo di spettacolo, creatività e talento. Nel 2015, a seguito della maxi-inchiesta da parte del Federal Bureau of Investigation e del Dipartimento di Giustizia USA sulla corruzione nella FIFA, venne compreso che la partita era stata condizionata a danno della nazionale italiana. A nord, nelle Côtes-d’Armor, si trova invece il Menhir di Saint-Uzec, alto otto metri, che presenta la peculiarità di essere stato trasformato – tramite alcune sculture fatte intorno al 1674 tra cui una croce – in un monumento cristiano (segnatamente in un calvario), secondo quella che era un’usanza dei primi Celti cristianizzati. Il livello della Ruch era però nettamente inferiore rispetto a quello della Start all’esordio giocato allo Stadio della Repubblica il 7 giugno 1942, la squadra di Ščvecov venne sconfitta 7-2. Sentendosi umiliato, Ščvecov chiese l’espulsione della Start dal torneo ma grazie alla posizione e al carisma di Kordik, fu deciso dalle autorità che la Start avrebbe giocato le partite successive nello Stadio Zenit, uno stadio più piccolo e di periferia.
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