Il calcio fu la prima disciplina sportiva ad adottare la maglia azzurra quale simbolo di appartenenza all’Italia, che in seguito venne utilizzata da quasi tutte le rappresentative nazionali negli altri sport. 1951-52 – 1ª nel girone D di Serie C; 3ª nelle finali nazionali. Lazio di Mario Sperone, squadra che militava nel campionato di serie A. L’incontro terminò con il risultato di 1 a 0 a favore dei laziali, con rete di Burini. Calcio Serie D, Siracusa e Reggina vincono e continuano il duello a distanza. Poi, quando aveva dieci anni, morirono a breve distanza l’uno dall’altra. Le regole base sono da applicarsi a tutti i livelli del calcio a 5, anche se sono consentite alcune modifiche alle dimensioni del terreno di gioco, dimensione, peso e materiale del pallone, dimensioni delle porte, durata dei periodi di gioco e numero delle sostituzioni per partite tra giocatori con meno di 16 anni, donne, calciatori veterani (oltre i 35 anni) o portatori di handicap, a patto che vengano rispettati i principi fondamentali del gioco. Lui ha detto addio a poco più di vent’ anni, perché «disgustato dal sistema».
«Perché mamma, perché? Qui nella mia cella di nascosto, ho pianto lacrime di amarezza e di vergogna – quale smarrimento ti ha sorpresa, perché tu abbia potuto compiere un simile atto di debolezza? Durante il periodo del confino subì un altro processo per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, ma, per la prima volta da quando il fascismo era andato al potere, fu assolto dal Tribunale di Napoli, presieduto dal giudice Giuseppe Ricciulli, il 17 giugno 1937, perché il fatto non sussisteva, oltre che da altre imputazioni minori per insufficienza di prove. Pertini tentò comunque di proseguire nel suo intento: incontrò a Roma il socialista Giuseppe Bruno per raccogliere informazioni e, una volta rientrato a Milano, fissò un incontro con Rossi. Il suo esilio francese terminò nella primavera del 1929, quando il 22 marzo partì da Nizza e, dopo essere passato per Parigi, dove si incontrò con i massimi dirigenti della Concentrazione antifascista, e per Ginevra, dove si recò presso l’abitazione dell’esponente repubblicano Giuseppe Chiostergi e frequentò anche l’anarchico Camillo Berneri, munito di passaporto falso recante la sua fotografia e intestato al nome del cittadino svizzero Luigi Roncaglia, fattogli avere da Randolfo Pacciardi, varcò la frontiera dalla stazione di Chiasso nel pomeriggio del 26 marzo 1929, e rientrò in Italia.
Dopo il secondo arresto, nel 1926, Giuseppe abbandonò il fascismo. Speriamo che finalmente l’E3 porti buone notizie per Sea of Solitude, il secondo dei giochi targati EA Originals annunciato nel 2016 e ad oggi ancora senza una data d’uscita. A causare il trasferimento non fu estranea una campagna di proteste e denunce all’estero, in particolare in Francia, dopo che alcune notizie sulla sua salute erano trapelate all’esterno, grazie ad alcuni compagni di carcere comunisti. Nell’aprile del 1928 impiantò, in un villino preso in affitto a Èze, vicino a Nizza, una stazione radio clandestina allo scopo di mantenersi in corrispondenza con i compagni in Italia, per potere comunicare e ricevere notizie; ottenne i fondi dalla vendita di una sua masseria in Italia. Rimanemmo sul molo finché potemmo vedere i nostri compagni. La maglia è interamente color Borgogna, con dettagli azzurri sulle maniche e nella parte interna del girocollo. La maggior parte degli interpellati si sono dimostrati fedeli al mainstream occidentale con in primo piano il festante Claudio Gentile pronto a cannibalizzare la nuova nazionale libica, senza che nessuno l’abbia contattato per il ruolo di allenatore, nonostante la notizia sia stata rilanciata dai “zelanti” giornali italiani che come da modalità ormai consolidata non hanno nemmeno provato a riscontrare la notizia.
Nelle qualificazioni al Campionato europeo del 2016 perse nuovamente tutte le partite del proprio girone, con 4 reti segnate (record per la Nazionale nelle qualificazioni ad un Campionato europeo) e 36 subite. La conseguenza fu che Italia e Polonia, che si erano già incontrate nel proprio girone, si incontrarono nuovamente in una delle due semifinali. Durante il processo Pertini rifiutò di difendersi, non riconoscendo l’autorità di quel tribunale e considerandolo solo un’espressione di partito, esortando invece la corte a passare direttamente alla condanna già stabilita. Pertini, non riconoscendo l’autorità fascista e quindi il tribunale che lo aveva condannato, si dissociò pubblicamente dalla domanda di grazia con parole molto dure, sia per la madre sia per il presidente del Tribunale Speciale. Eugenio Pertini, quasi coetaneo di Sandro, era sempre stato molto legato a lui. Il 30 novembre 1929 fu condannato dal Tribunale Speciale per la difesa dello Stato a dieci anni e nove mesi di reclusione e a tre anni di vigilanza speciale, per aver «svolto all’estero attività tali da recare nocumento agl’interessi nazionali», nonché per «contraffazione di passaporto straniero». Un giorno del 1944 gli giunse la notizia (falsa) che Sandro era stato fucilato a Forte Boccea. Acuto, doloroso, mi batte nelle vene il rimpianto della mia giovinezza che giorno per giorno, tra queste mura, si spegne.