Vuol dire che davanti alla scelta della Federazione giuoco calcio di avere una partnership con Intralot, nota concessionaria del gioco d’azzardo, vi state tappando gli occhi. Il Governo comunque continuerà a mantenere massima attenzione sulla questione e a vigilare sull’applicazione delle regole, anche al fine di migliorare la normativa vigente e individuare e adottare gli strumenti più idonei a contrastare le conseguenze del gioco d’azzardo e la ludopatia. Lei ha parlato di tutt’altro, tant’è che ormai prendiamo atto che il Governo non ha minimamente intenzione di intervenire sulle sponsorizzazioni e sulla pubblicità indiretta che riguarda il gioco d’azzardo patologico e non la ludopatia come lei ha detto. Indubbiamente la lotta alla ludopatia è uno degli obiettivi di questo Governo, che si è già impegnato su questo con iniziative incisive. 208, cioè la legge di stabilità 2016, sono state introdotte misure più restrittive, in particolare sulla pubblicità dei giochi pubblici, le quali, oltre a ribadire la validità dei princìpi dettati dalla cosiddetta «legge Balduzzi», in vigore già da gennaio 2013, fissano ulteriori limitazioni per gli operatori di gioco e non solo, nel rispetto dei principi sanciti in sede europea. L’estate del 2007 è caratterizzata da grandi trasformazioni in casa giallazzurra, a iniziare dal cambio in panchina: Ivo Iaconi lascia Frosinone per approdare all’Ascoli appena retrocesso dalla massima serie; a sostituirlo viene chiamato Alberto Cavasin, già tecnico di Fiorentina, Treviso, Lecce e Messina.
Durante la sua permanenza ai vertici blucelesti, il Lecco nel giro di sette anni in cui concluse le stagioni in Serie C a partire dal campionato 1953-1954 sempre nelle posizioni alte della classifica, salvo una breve parentesi in IV Serie, grazie ad Angelo Piccioli in panchina, ex giocatore bluceleste, nella stagione di Serie B 1959-1960, fece conquistare per la prima volta la Serie A alla squadra tra l’entusiasmo dei tifosi e di un’intera città. Il 1996-1997 iniziò senza uno sponsor e, paradossalmente, la maglia che a posteriore sancì l’inizio del declino della squadra degli «anni d’oro», risultò gradita ai tifosi poiché molto vicina a quelle degli albori. Durante l’iter del provvedimento in esame, il tentativo di introdurre tali forme di controllo non è andato a buon fine, né tantomeno le nostre richieste di introdurre un vincolo esclusivo di destinazione dei proventi in questione, poiché tale vincolo renderebbe del tutto ingestibili i bilanci degli enti locali, la cui capacità finanziaria conta molto sulla riscossione dei proventi da sanzioni. La sponsorizzazione, infatti, è limitata alle sole nazionali maggiori (nazionali A e Under 21) e non prevede l’utilizzazione di immagini di calciatori né l’apposizione del marchio sulle maglie né su altro materiale tecnico.
È stata, infatti, vietata la pubblicità di giochi con vincite in denaro nelle trasmissioni radiofoniche e televisive generaliste dalle ore 7 alle ore 22 di ogni giorno, maglia juventus nera ad esclusione delle lotterie nazionali ad estrazione differita. Oppure, pensa alle pettorine utilizzabili dalle squadre di calcio durante gli allenamenti e nelle partitelle per mettere a punto le proprie tecniche e strategie. Al riguardo si ricorda tra l’altro come il primo scandalo scommesse che ebbe vasta eco sugli organi di informazione si registrò negli anni 1979-1980, mentre le scommesse sportive sono state legalizzate in occasione dei mondiali di Francia del 1998. Recenti inchieste della magistratura, per esempio quella denominata dirty soccer, hanno documentato il fatto che le scommesse illegali connesse al cosiddetto match fixing vengono alimentate su reti di bookmakers stranieri o su siti illegali, quindi al di fuori del circuito concessorio nazionale. Otto anni fa «scioperò» il Pordenone. Questa facilità di trasmettere messaggi ai cittadini è stata amplificata in maniera gigantesca negli anni Novanta dall’avvento della pay tv nel mondo calcistico e ha allargato a dismisura il numero di spettatori, platee enormi. Proprio questi ultimi sono i soggetti più esposti e influenzabili dai messaggi negativi che a volte vengono trasmessi dal mondo del calcio.
Sappiamo, infatti, così come ricordato dall’interpellante, che il fenomeno ha raggiunto dimensioni rilevanti e, per questo, sono state adottate negli ultimi tempi concrete misure sia di contenimento dell’offerta di gioco che di ordine socio-sanitario. Numerosi studi, infatti, hanno rimarcato il ruolo incisivo dello sport nell’apprendimento dei valori, attitudini e ruoli culturali. Il calcio come tantissimi altri sport è sempre di più un fenomeno in grado di influenzare la nostra società e in alcuni casi di anticipare trasformazioni sociali. Solo l’Agenzia, tramite il partner tecnologico SOGEI, possiede il totale della raccolta sulla rete italiana ed è in grado di controllare ogni singola giocata, l’avvenimento oggetto di scommesse, l’importo giocato, la quota offerta dai concessionari, data, ora e luogo di vendita. Sul punto voglio ricordare anche che, come previsto dalla legge di stabilità 2016, in sede di confronto con le regioni e gli enti locali si stanno discutendo le caratteristiche dei punti di vendita dove si raccoglie il gioco pubblico e i criteri per la loro distribuzione e concentrazione territoriale, proprio allo scopo di garantire il raggiungimento dei migliori livelli di sicurezza per la tutela della salute, dell’ordine pubblico e della pubblica fede dei giocatori, nonché per prevenire il rischio di accesso dei minori di età.